Mi chiamo Paolo Dall'Asta e ho iniziato a lavorare con Mattia Fiorentini 5 anni fa.
Conoscevo la sua azienda perché ci lavorava mio fratello. Io non avevo esperienza commerciale, quindi pur sapendo dei guadagni quasi incredibili che mio fratello riusciva a fatturare, ho sempre considerato non adatto a me il tipo di lavoro.
Avevo un bar, il risultato di una vita di sforzi e sacrifici e le cose andavano bene. Poi un giorno ci comunicano che avremmo dovuto chiudere qualche mese, perché il palazzo necessitava di ristrutturazioni straordinarie per rischio di crollo dei terrazzi siti sopra la mia attività.
Qualche mese?? Ero nel primo anno di attività, l'anno più difficile per qualsiasi commerciante, con cambiali da 10k ogni mese da pagare, fornitori e dipendenti.
Poteva essere la rovina.
Mi sono fatto forza, ho ricontrattato con le banche e messo in pausa i dipendenti... I lavori, tra ritardi e imprevisti, sono durati un anno e due mesi. Alla fine abbiamo riaperto, coperti di debiti. Ci sono voluti 4 anni per sanare tutto, 4 anni a rispondere ogni giorno a 4 o 5 creditori incazzati, a non fare vacanze, non mangiare a pranzo e non comprarci nulla. 4 anni di sacrifici veri, rasentando la povertà per pagare tutti.
Una volta in pari con tutto ero esausto, non avevo più un briciolo di forze o ispirazione. Ho deciso perciò di vendere, dopo aver avuto una buona offerta da persone adulte, italiane e professioniste.
Finalmente avendo pagato tutto potevo incassare il frutto di anni di sacrifici. Poi la batosta finale. I compratori si sono rovinati nel giro di 10 mesi, tra festini con droghe e cazzate varie nella mia attività.
Risultato: sfratto esecutivo, fallimento e i miei soldi e la mia attività sfumati. Non solo! Lo Stato (caro vecchio Stato) a fronte di una vendita di centinaia di migliaia di euro, mi ha chiesto 170k di tasse - a prescindere dal fatto che io abbia preso solo 70k di acconto e nulla più.
In quel momento ero proprio nella merda (scusate il termine ma non c'è altra definizione). Avrei voluto sedermi e morire. Niente altro.
Ma ho due figlie.
Mi è venuta in mente l’azienda di Mattia Fiorentini e i guadagni di mio fratello. Mi sono detto: cosa ho da perdere?
Ho iniziato con l'impegno che solo un uomo disperato può mettere nel lavoro, eppure ero convinto nel mio cuore che non sarei riuscito a fare nulla. Poi ho conosciuto il metodo di lavoro, la continua formazione, il supporto costante e le enormi motivazioni che Mattia Fiorentini ha inculcato nei suoi collaboratori e che lui stesso, in prima persona, ha sempre portato in ufficio.
Ho partecipato a corsi, formazione, riunioni, eventi, viaggi. Ho imparato la mentalità vincente, positiva, e ho trovato un gruppo che applicava tutti i giorni l'etica professionale che anche io ho sempre cercato di mettere in qualsiasi mio lavoro. E questa volta ero in un gruppo, non da solo a remare contro il mondo. Un gruppo coeso e solidale, con un leader che si è sempre messo in gioco per primo. E cosa volete, ho iniziato a posare un mattone al giorno, messo bene, al meglio di come si può posare in mattone, perché me lo hanno insegnato al meglio. Ho imparato che con i valori insegnati da Mattia (rispetto, correttezza, passione) e una forte focalizzazione, chiunque può avere successo.
Dopo 5 anni e una costante crescita in azienda (con guadagni che non avrei mai immaginato), finalmente sono uscito da ogni problema. Ora ho una professione che nessuno potrà mai farmi chiudere - perché non è un negozio o un ufficio, è nella mia testa.
Cosa ho imparato lavorando con Mattia?
1. Nulla è impossibile.
2. Non c'è nessun motivo valido per mollare, mai.
Grazie.
Paolo Dall’Asta